Come vincere la Targa
Giro di Sicilia e Targa Florio, giugno 1998. Ci ricordiamo quella settimana come una delle più torride della vita. Sull’Aurelia berlina partì con noi fratello Sandro ma a Palermo “Camillona” proprio non andava. La facemmo riposare, Sandro prese la Flavia coupè di Ciriminna. Noi con la spider a lottare per le prime posizioni, contestazioni infinite sulla classifica (che venne ufficializzata il martedì. La gara era finita il sabato). Ma alla Targa…C’erano almeno 40 gradi, le macchine bollivano una dopo l’altra, già alla fine del primo giro se ne erano ritirate parecchie. Al terzo rimanemmo in pochi. Noi ci fermavano sempre a una fontanella lungo il percorso, testa dentro l’abbeveratoio, fazzoletti bagnati al collo, auto in folle nella discesa verso Cerda, acqua fresca nel serbatoio a ogni sosta. Vincemmo alla grande, dimostrando una resistenza fuori dal comune ai fattori atmosferici. Una dote che, in seguito, sarebbe tornata utile nei grandi raid intercontinentali. Comunque, la vittoria nella Targa del ’98 è uno dei fiori all’occhiello del nostro palmares.