Tutte le news
Di tutto rispetto la prova della numero 1, la American La France del 1914, trasmissione a catena, 9.500 cc. Accanto al navigatore Ben Cussons, presidente del mitico Royal Automobil Club britannico, c’è al volante Tomas de Vargas Machuca, organizzatore del rally: antica nobiltà napoletana, college inglese e studi alla Bocconi, è riuscito dopo cinque anni a far ripartire questo rally, il più antico della storia a livello intercontinentale. “Abbiamo consumato 47,5 litri di olio minerale e bruciato tra oltre duemila litri di carburante. Però, come gli altri concorrenti siamo riusciti a superare piste sassose, tanta sabbia, tremendi tratti di ondulé, valichi fino a 3.500 metri.
Abbiamo dormito in media cinque ore e mezzo a notte, turni di guida impegnativi (nella tappa più lunga, quella di 700 km nel Parco nazionale, siamo rimasti a bordo 18 ore). Abbiamo scelto di provare ad arrivare a Parigi con le nostre forze, tutti i problemi della macchina li abbiamo risolti da soli e possiamo dire con fierezza che fino adesso i meccanici ufficiali non hanno mai messo le mani sulla vettura. Per la lavanderia? Fatti i conti con la cadenza delle giornate di sosta, abbiamo stivato ricambi personali per avere sette giorni di autonomia…”.
Tomas riesce ogni giorno a trasmettere dal vivo i momenti clou: con telefonino e occhiali dotati di mini telecamera, racconta l’avventura con passione e competenza. Per seguirlo, basta andare sul sito endurorally.com e cliccare sull’icona della Peking-Paris. Ma se volete vedere e applaudire la carovana, i superstiti sbarcheranno ad Ancona il 19 giugno, primo traguardo a San Marino, il giorno dopo tappa anche a Genova.
Nella foto, Tomas al lavoro sulla American del 1914 e sullo sfondo rimorchiato da un camion un 4x4 dell’organizzazione.
Roma Eco Race
Podio Punto Gas
con le auto a Gpl
Nostro secondo gradino del podio nella classifica delle auto con alimentazione GPL. La prima edizione della Roma Eco Race ci regala un podio strameritato, battuti soltanto da Bruno Lombardelli e Iolanda Chiarolanza di Punto Gas, che sono riusciti a piazzare la loro BMW X4 addirittura al terzo posto assoluto. Le migliori prestazioni le ha fatte un veterano di questa disciplina, il francese Alexandre Striker, vincitore l’anno scorso dell’ecorally Montecarlo. Il top driver, dal momento che scrive pure qualche articolo, si è visto assegnare anche il trofeo Press.
Punto Gas ha comunque brillato nella classifica a squadre, piazzando i propri alfieri nelle prime cinque posizioni, a conferma che gli impianti a Gpl dell’azienda sono in grado di confrontarsi con tutti gli altri sistemi di alimentazione alternativa.
La gara ha consentito di sperimentare queste caratteristiche della sostenibilità motoristica e ambientale nella scalata della Frascati-Tuscolo, nel giro dei laghi di Albano e di Nemi, lungo i rettilinei dei Pratoni del Vivaro. Oltre un centinaio di controlli segreti durante cinque prove speciali, ciascuna con variazioni di media improvvise. Concentrazione, abilità e gestione degli strumenti elettronici hanno messo a dura prova tutti i concorrenti, battuti dall’unico straniero professionista venuto ad “allenarsi” a Roma. Troppo bravo per una manifestazione che l’ACI Sport riservava ad equipaggi esordienti nella regolarità a media.