Niente cobra, ma Pommery e carbonara

Nagaur - Samode
18/02/2013

Galoppata fino a Samode, pochi chilometri da Jaipur, capitale del Rajasthan, lo stato più vasto dell’India. Tanto per dare un’idea, è grande come la Germania e conta 60 milioni di abitanti. Il primo obiettivo era il Tempio dei serpenti ma abbiamo sbagliato a fermarci e poi abbiamo compiuto un’inversione di marcia che non andava fatta. Insomma, niente cobra. Poco dopo abbiamo di nuovo partecipato alla gioiosa commedia che da queste parti va in scena tutti i giorni: “Come incastrarsi al passaggio a livello”, una piéce esilarante, basta farci l’abitudine e avere almeno mezz’ora da buttare. Nonostante tutto siamo arrivati per tempo a Samode dove “l’unico motivo per venirci (Lonely Planet, pag. 128) è pernottare al Palace”. E qui stiamo. Palazzo davvero lussuoso, appartenente a un nobile che non si faceva davvero mancar nulla e che ha profuso nella residenza sibaritiche raffinatezze. Lo snack pomeridiano in piscina garantiva gamberoni, prosciutto di Parma, olive, rughetta, parmigiano. Rita e Giancarlo hanno intervistato lo chef e così è nata una stratosferica carbonara vegetariana, con le zucchine al posto della pancetta. Gli amabili finlandesi hanno offerto del Pommery nella loro suite e così anche questa serata è in archivio. Rimane da sistemare il suonatore giù nell’atrio che, a modo suo, pensa di augurare a ognuno che passa la buona notte, strimpellando su una simil-viola una nenia che dovrebbe intitolarsi “Aggio scassato ‘a uallera”..