Pechino-Parigi live (7 e fine)

24/06/2024
Il neozelandese Matt Bryson ha vinto per la quarta volta. La potente Leyland 76, cilindrata 4.4, e la sua esperienza di rallyman e bravissimo preparatore hanno consentito un successo maturato per gradi. Guardingo all’inizio quando nelle prove speciali i distacchi erano di pochi secondi; inarrestabile poi quando i principali avversari hanno cominciato a perdere colpi e accusare guasti o incertezze.
Di tutto rispetto la conquista del terzo gradino del podio da parte di Martin Belvisi su Porsche 911 S. Dal 1907, quando vinse il principe Borghese con l’Itala, questo è il miglior piazzamento ottenuto da un italiano. A metà classifica Marco Fila, mentre Federico Grom è riuscito a scrollarsi di dosso l’onta del “cucchiaio di legno”, rimontando dall’ultima alla  quart’ultima posizione.
Memorabile infine l’impresa dell’italo-inglese Tomas de Vargas Machuca, titolare di Hero-Era la società organizzatrice. La sua American la France numero 1, trasmissione a catena, cilindrata 9.500, prodotta nel 1914, si è incendiata poco prima della traversata del Caspio. Lui è volato a Londra, ha preso una Bentley del ‘27, è riuscito a traversare la Manica esibendo il passaporto tutto bruciacchiato e in tre giorni si è sciroppato da solo 2.400 chilometri per ricongiungersi alla carovana del “suo” rally. Poi, sempre da solo si è posto alla testa dei concorrenti ed è arrivato trionfalmente al traguardo di Parigi. Chapeau!
Nella categoria anteguerra, la battaglia è stata addirittura crudele. Gli scozzesi Buchan-Sinclair hanno preso il comando con la potente Bentley 4.5 del 1928, ma sono stati superati dalla agile Chevrolet Fangio coupé degli esordienti Walker-Douglas. A metà gara un errore di navigazione li ha fatti retrocedere, ma sono riusciti a tornare in testa anche se per un solo minuto di vantaggio. A tre giorni dalla fine, il crudele colpo di scena: la rottura dell’alternatore della Chevy ha restituito il primato alla Bentley.
Questa ottava edizione del rally ha confermato tutte le difficoltà e tutto il fascino di una manifestazione unica al mondo per lunghezza (14.500 km), durata (37 giorni), partecipazione (78 equipaggi da 26 nazioni diverse). La gara era stata programmata per il 2022, ma le emergenze del Covid e la situazione internazionale avevano imposto un doppio rinvio. Di conseguenza, il rally tornerà (per mantenere le previste cadenze triennali) nel 2025 e nel 2028. Le iscrizioni sono già vicine al tutto esaurito.