Al mare, ma piove

Danzica
26/06/2007

Essendo giornata di riposo, piove. E tira vento. E fa freddo. Prima cosa da fare, comunque, sostituire l’ammortizzatore. Ci pensa Andy il meccanico, dopo essersi preparato una specie di riparo con un telone steso tra officina-volante e alberi. Risolta l’incombenza, rimaniamo a ciondolare in albergo finché, prima di pranzo, c’è una mezza schiarita. Lungo la pista ciclabile e poi spiaggia spiaggia ci dirigiamo verso Sopot, una specie di Riccione on progress. Sosta in un ristorante sul mare, con ordinazioni complesse (alla fine chiamano, in polacco, il numeretto che ti è stato assegnato) ma gradevole sui contenuti (compreso il pane agliato al formaggio fuso). Caffè Vergnano al centro, arriva Fabio, tassì e nel pomeriggio siamo a Danzica, nella fascinosa città vecchia. Giro panoramico, cena con Werner, l’amico lussemburghese. Camerieri che non vogliono darci l’acqua, poi si trova un compromesso tra il non essere noi “group” (cui spetta la caraffa) e non poterci accontentare delle bottigliette da un quarto. Classifiche senza mutamenti, abbiamo avvicinato la Volkswagen, siamo sempre sesti nella posizione a squadre. Incertezza sulla tattica per domani. Tutto dipenderà dall’umore e dal tempo. Perché Celestina, adesso, non dovrebbe più ballare lo shimmy e potrebbe permettersi anche l’ultima razione di stradine polacche.