Lancia Flavia coupé 1.8 (1964) “Vagabunda”

"C'é nessuno che se la sente di andare da Pechino a Parigi con una automobile?". La sfida venne rilanciata a metà degli anni '90 - dopo la prima e unica edizione del 1907 vinta dall'Itala del principe Scipione Borghese - da Philip Young. Gianni Sciullo, grande meccanico appassionato di Lancia, disse che serviva una Flavia. Andai a prenderla a Pesaro, mio fratello ci corse subito un Giro d'Italia. Poi, finì nell'officina di Ezio Feliciani per essere preparata a dovere: altissima da terra, roll bar, sedili elettrici di una Maserati, A giugno del '97 fu pronta per essere imbarcata verso la Cina. Ma "Vagabunda" era destinata a ben altro ancora. Nel 2000 il Giro del mondo, la gara più lunga della storia, 33.000 km da Londra a Pechino, da Anchorage a New York, da Marrakesh a Londra. Prima assoluta nella categoria sport a Pechino, poi un rovinoso capottamento nel nord del Canada. Nonostante tutte le ferite, fu capace di riportarci a casa. Sembrava destinata alla pensione e invece nel 2001 l'Inca Trail, due mesi e 25.000 chilometri in Sudamerica, Rio-Lima-Ushuaya-Rio. Arrivò esausta, diciamo pure a brandelli. Feliciani la rimise nuovamente in sesto. Ma non potevamo davvero rimetterla in pista, dopo centomila km di rallies corsi in tutto il mondo! L'abbiamo donata al museo Bonfanti di Bassano, dove si pavoneggia vicino alle storiche di Munari e Biasion.

Ha partecipato a...

Giro del mondo
Inca Trail