Etruria, 13 anni di successi
Quant’è bella la Tuscia e quant’è bravo Mimmo Patara a farcela vedere. Sempre diversa, laghi e paesini, scorci romantici, saliscendi tra i boschi, le pietre del Medioevo. Il tutto al ritmo di una gara anche tecnica, 34 passaggi, nessuna prova annullata, classifiche pronte durante il pranzo della premiazione, tutti contenti per due giornate di impegno (per chi voleva cimentarsi con pressostati e computer) e di relax (per chi ha optato di fare sano turismo, vero Mortari?). Ha vinto Mauro Giansante, inavvicinabile quando con la sua Mini Cooper gira con tre centesimi d’errore. Poi, due vecchie volpi in Alfa Romeo GT, Menichetti e De Rita. Noi, con l’Aurelia B22 del ’53, quarti assoluti e primi di raggruppamento. L’amico Carli battuto per un centesimo. Il massimo che potevamo sperare di ottenere.