In cima all’Europa
Quest’anno la Liegi-Roma parte da Spa e l’Aurelia B22 è a Mantova per una aggiustatina ai freni. Treno per Duesseldorf con auto al seguito, verifiche, partenza. Saranno giorni tostissimi, rispetto all’anno scorso il rally si è fatto ancora più impegnativo, specialmente nelle due tappe alpine: Galibier, Izoard e, soprattutto, il Col de la Bonnette, 2.802 metri d’altezza, il valico più alto che si può scalare in Europa a bordo di un’auto. E il giorno dopo, entrando in Italia, la Lombarda, micidiale discesa dove si beccano pesanti ritardi. Nei tornanti siamo penalizzati, la nostra è una delle pochissime berline fra le 88 vetture partenti. Ma ci difendiamo: trentunesimi assoluti, vincitori della tappa alpina e primi in una delle tre categorie (quella riservata alle auto fino al ’54). Affascinati dalla tre Wanderer argentate, dalle Bentley, da una Ferrari Swb 250. Fantasmagorico l’arrivo a Roma, con la champagnata al Gianicolo. Stringata ma calorosissima la premiazione allo Sheraton. L’anno scorso questa Liegi-Roma è stata premiata come miglior gara per auto storiche. Titolo sicuramente non usurpato.