E stato il campione del mondo Guido Guerrini (Fia, Energie alternative) il primo a mandarci dal Motor show una foto della Giulia con cui abbiamo portato a termine l'ultima Pechino-Parigi. Sapevamo già dalla Scuderia del Portello che l'avrebbero esposta all'ammirazione del milione di visitatori. Ma vederla tutta luccicante farci l'occhietto e sentirla sussurrare "Beh, non venite a trovarmi?", é stato un tutt'uno. Faremo un pensierino per un blitz a Bologna; ma sappiamo già che poi ci verrebbe voglia di salirci, metterla in moto, sentire il rombo Alfa e portarcela via a fare un bel giro...Abbiamo sempre dato alle nostre automobili un soprannome. Per questa vettura non riuscivamo a trovare l'ispirazione giusta, il nick name é qualcosa che un giorno ti colpisce, capisci subito che era il suo da sempre: non l'hai inventato tu, ma solamente ti accorgi di averlo ritrovato. Verso la fine del rally, improvvisamente e per vie traverse, abbiamo avuto l'ispirazione o, meglio, fatto la scoperta: la nostra Giulia, proprio questa che vedete nella foto e che ci aveva portato da Pechino a Parigi in 36 giorni di gara estrema e massacrante, che era stata capace di farci arrivare tredicesimi assoluti su 109 equipaggi, secondi di classe, medaglia d'oro per non aver mai sgarrato controlli orari e prove speciali lungo i 14.000 chilometri del rally, questa amatissima Giulia un nome ce l'aveva già e circolava - con un misto di ingiustificata superiorità e un pizzico di invidia - fra alcuni dei sei equipaggi italiani finiti in classifica alle sue spalle: la Fracicona!