Atacama mon amour

Calama - Salta
29/10/2001

E’ stata una delle giornate piu’ impegnative, piu’ brutte e allo stesso tempo piu’ belle della gara. Una giornata cominciata malissimo perche’ nessuno ci ha svegliato alle 4,30. Saltiamo abluzioni e colazione, partiamo in ritardo e da soli (i nostri amici se ne sono giustamente andati). La macchina oltre tutto non va e al confine cileno l’assistenza stacca un po’ le puntine troppo attaccate. La strada e’ assolutamente stupefacente: uno sterrato che si arrampica tra vette innevate, altipiani di velluto e, in lontananza, laghi salati -“salar”- con sfumature di colore inimmaginabili. Si sale e si scende in continuazione, ma sempre oltre i quattromila. Nelle salite Vagabunda soffre indicibilmente, non ha potenza, spesso siamo in prima, costretti oltre tutto a zigzagare tra sassi e sabbia. Ma lo scenario e’ di una bellezza assoluta: laghi in parte salati e quindi bianchi, ma anche azzurri e blu e verdi. I monti di seimila metri e far da quinte. Non ci fosse la strada da affrontare, sarebbe un paradiso. Almeno 300 chilometri di pietre, buche, massi e, soprattutto, abissi di sabbia che non si sa mai come affrontare: se vai piano ci resti dentro, se vai forte rischi di volare. E’ quello che succede a diverse vetture, compresa la Ferrari che spacca la coppa dell’olio. Arriviamo coperti di polvere fino al midollo, ritroviamo gli amici che domani ci lasceranno. Bife de lomo squisito, salto in garage per sostituire le candele. E accendere il solito cero a Santa Vagabunda.

ATACAMA MON AMOUR

It has been one of the hardest, the worst and also the best day since we started. The day started very badly. Nobody woke us up 4.30. We avoid washing, to have breakfast, and we start 6.30 without our friends (they left 5.30 like we agreed) Vagabunda doesn’t work. Assistance fits our spark plugs. Gravel road is stunning. We arrive near snow-covered summits, on velvet valley, in front of salted lakes with wonderful colours. We often go up and down but always over 4000 meters. Vagabunda ha no power and suffers very much in the uphill. But landscape is absolutely wonderful. We see salted lakes, and the dry part in white, among green valley and brown mountains. We could be in heaven if the road was only a little bit better. During 300 km we find stones big like, holes deep like craters and long trails with sand. If you go slowly you risk stopping inside, but if you run you risk flying and landing hardly. Like Ferrari that breaks oil cup. We arrive in the hotel with the dust everywhere. We find our friends. They will leave tomorrow. We had delicious bife de lomo. We have been again in a garage. And we light a candle to Santa Vagabunda.