Madre Natura dà il meglio di sé

Lago Manyara - Ngoro Ngoro
05/03/2003

Assolutamente superbo, uno spettacolo indimenticabile. Il cratere è come una conca, una grande vallata (all’incirca come il Raccordo anulare) con il lago, qualche sorgente, piccoli corsi d’acqua che fanno verdeggiare il piano. Siamo intorno ai duemila metri, gli erbivori hanno trovato il loro paradiso: elefanti, rinoceronti, antilopi, zebre, gazzelle, bufali, facoceri, gnu, tutti gli uccelli del mondo. Ovviamente anche predatori e rapaci sono lì a banchettare che meglio non potrebbero desiderare: ecco quindi i leoni, qualcuno avvista i leopardi, aquile, parecchie iene e sciacalli. E’ una sorta di mondo chiuso, da qui è impossibile andarsene, la cerchia dei monti non ha varchi e precipita verso il basso. Dove le mandrie sono incredibilmente numerose, ti attraversano continuamente la strada, compresi i leoni: un maschio gigantesco ci sfila davanti a non più di cinque metri e se ne va a bere nel lago (vedi foto, prima o dopo…). Poi è la volta degli ippopotami, almeno una trentina che si rotolano beati in uno stagno. E i flamingos, uno stormo infinito, un po’ puzzolente ma spettacolare. Abbiamo ancora gli occhi pieni di tante meraviglie quando saliamo in dodici su un aereo per tornare ad Arusha. Altri crateri stupefacenti, un lago che ritirandosi ha formato un caleidoscopio marmoreo di inaudita bellezza, montagne e praterie. Che dire? Madre Natura ci ha fatto vedere il meglio di sé.

MOTHER NATURE SHOWS HER BEST

Absolutely great, a view we will never forget. The volcano crater is like a large valley (as our Ring Road in Rome in size); the plain is made even greener by the lake, several springs and brooks. We’re about 2000 metres above sea level, herbivores have found heaven up here: there are elephants, rhinos, antelopes, zebras, gazelles, buffaloes, warthogs, gnus, and all the birds in the world. Needless to say that predators are also here for a banquet that has no equal: you have lions, some of us catches sight of leopards, then eagles, a good number of hyenas, and jackals. It’s a kind of closed cosmos, you have no way out, the mountains stand around in a continuous, tight belt, and bend towards the centre, where herds and flocks are incredibly populous, cross your way all the time. Including lions, of course: a giant male passed by right before us at no more than five metres’ distance and then walked away to drink from the lake (see picture, sooner or later*). Then it’s the hippos’ turn, there’s at least thirty splashing about gaily in the pond. And then flamingos, a numberless flock, a bit stinky but definitely gorgeous. When we step onto the plane (twelve passengers in one plane) back to Arusha, our eyes are still overflowing with such overwhelming beauty. Looking down we see more craters, a marble kaleidoscope of unparalleled beauty left by a subsided lake, mountains and plains. What can we say? Well, Mother Nature has shown her best.