L’hotel Le Meridien dove siamo alloggiati è lungo l’autostrada per Vilnius, ma il parco dintorno è molto bello. E poi, la suite che ci è stata assegnata (deve esserci stato di sicuro uno sbaglio) ha un gran salotto, due bagni di lusso, una enorme stanza da letto. Rita è in poltrona, io alla scrivania. Abbiamo preso il tè guardando un lago che sembra un atollo caraibico. In partenza, dodici chilometri di circuito che abbiamo percorso senza strafare, sotto i 60 di media. Poi, strade e stradine verso il confine con la Lituania. Ennesimo cambio di valuta per comprare qualche aranciata e resa definitiva al tentativo di capirci qualcosa. Al momento di pagare metto sul bancone tutti gli spicci che ho e lascio alle bariste il compito di prelevare. Abbiamo anche allungato il percorso per evitare un lungo tratto di sterrato ma, arrivati in albergo, ci siamo resti conto che la metà dei concorrenti aveva avuto la stessa nostra idea. A dimostrazione che ormai siamo in parecchi a evitare di stressare troppo la macchina e di puntare come traguardo ultimo e finale all’arrivo in place Vendome. Ieri ha rischiato di brutto la vecchia Land Rover che in prova speciale è finita fuori strada, in mezzo alla pineta, a causa di un sorpasso. Ciri ed Elio viaggiano giustamente al risparmio, Theo e Fabio cercano a tutti i costi di mantenere, fra i Pionieri, il terzo posto di categoria. Noi siamo sempre ventiduesimi, incalzati dagli Spurling della Morgan che hanno ripreso a tirare come indemoniati.
