“Siamo riusciti a superare le sofferenze fisiche, la sabbia, il caldo, i guasti meccanici... anche una grande palla di fuoco che ha semidistrutto la nostra automobile…Ma contro la burocrazia non c’è stato nulla da fare. La nostra avventura alla Pechino-Parigi è finita!”.
Davvero sconsolato - in mattinata - Tomas de Vargas Machuca, ceo di Hero-Era e concorrente del rally intercontinentale più antico, prestigioso e impegnativo al mondo. La sua American La France, 9.000 di cilindrata, era riuscita a superare per tre settimane le piste dei deserti cinesi (Gobi e Taklimakan), le interminabili steppe del Kazakistan e stava per raggiungere il porto di Aktau per la traversata del mar Nero, destinazione Baku, insieme a un’altra settantina di macchine del rally. Una perdita di benzina dall’enorme serbatoio ha innescato un incendio che ha avvolto e semidistrutto la vettura (telaio e motore in acciaio hanno resistito alle fiamme). Tutti gli effetti personali erano custoditi sottovuoto in un borsone di pelle e si sono bruciacchiati. L’ambasciata inglese in Azerbaijan ha rilasciato a vista un passaporto provvisorio, nel pomeriggio del giorno dopo Tomas era già a Londra, deciso a prendere una Bentley del ‘27 per ricongiungersi agli altri equipaggi e concludere così un’avventura che aveva raccontato tutti i giorni con riprese in diretta e da bordo.
Si è rasato la barba di tre settimane, ha preso un appuntamento per le urgenze e si è presentato baldanzoso all’apposito ufficio, col passaporto bruciacchiato e quello temporaneo ottenuto a Baku.
All’uscita ha riattivato la diretta, con la disperazione dipinta sul volto: “Contro la burocrazia non si può lottare”, ha detto cupo e rassegnato. “Ci vorranno un paio di settimane per avere il nuovo passaporto. Dopo tante battaglie, finisce qui la mia strada per arrivare a Parigi”. Ma chi ha imparato a conoscere un Machuca, sa che la parola “Mi arrendo” non esiste nel loro vocabolario. È tornato alla carica per altre vie, ha speso fascino e conoscenze, ancora non lo so. Fatto sta che si è imbarcato con una superba spider a Folkstone ed è già sbarcato in Francia. Bravo Tomas, ci vediamo in Italia!