Nessuna automobile aveva mai corso per 80 giorni di seguito, sterrati a non finire, prove speciali tiratissime. Le conseguenze si sono viste: rotture, capottamenti, gente distrutta dalla fatica e dalla tensione, parecchi con i nervi a fior di pelle o stravolti nel valutare il senso delle cose. Siamo rimasti quasi tutta la mattinata nel parcheggio dell’autodromo di Brands Hatch, allineati in ordine di classifica, imbandierati, ben disposti alle foto di gruppo, ai frizzi e ai lazzi. Arrivando fin lì, Io ne avevo combinata una delle mie, aprendo lo sportello in autostrada, nella corsia di emergenza, e vedendolo quasi scardinare dal turbine di un camion in sorpasso. Non chiudeva più e c’è voluta la mano felice di Philippe che, nel giro di pochi minuti, l’ha smontato, martellato e nuovamente allineato a regola d’arte. Poi siamo finiti nel traffico di Londra. Doveva esserci un rapido passaggio sul Tower Bridge e alla fine tutti nel parcheggio del Royal Mint a far festa ma quand’è toccata al nostro gruppo, il ponte s’è alzato. Siamo rimasti appesi a un semaforo per mezz’ora. La Mercedes di Clemens non ha voluto saperne di ripartire, gli ultimi cento metri li ha fatti al traino. Felice come una Pasqua Ciriminna che aveva pure sbagliato strada giungendo fuori tempo massimo, ma è stato “amnistiato”. Il motore nuovo montato a Marrakesh ha fatto il suo dovere, adesso gli tocca tornare a Palermo. E Vagabunda? Molto ammirata, le sue cicatrici fanno impressione, tutti vogliono sapere com’è andata. Le abbiamo montato uno stecco per metterci la bandiera italiana (quella ufficiale, dataci a Pechino dall’ambasciata). Xavier ha dipinto un piccolo orsacchiotto sul bagagliaio (“bear left” ci ha scritto, ricordando l’equivoco di tutti i non inglesi che, leggendo questa indicazione sul radar, si aspettavano di vedere un orso a sinistra. Invece di “svoltare a sinistra”). Sono venute a farci festa Francesca e Jennifer, ex Pechino-Parigi. C’era un collega del Tg. C’era nostra figlia Silvana, “invecchiata” di tre mesi. La famiglia si è ricomposta, la gara è finita. Andate in pace.