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25/04/2013

Ruoteclassiche ci onora di un'ampia citazione a pagina 7 del numero di aprile. 'GIULIA' ha fatto l'indiana, questo il titolo che è accompagnato da una delle fotografie più pittoresche che abbiamo avuto la fortuna di scattare davanti alle tende di Palitana, la montagna con 830 templi. Si vede Giugiú sovrastata da un elefante che l'abbraccia con la proboscide. Ma come tutte le foto ben riuscite, anche questa immagine nasconde per così dire un piccolo segreto. All'arrivo tutti i partecipanti erano stati accolti con le solite ghirlande fatte di fiori intrecciati. Noi le avevamo deposte sulle maniglie delle portiere dell'Alfa e l'elefante stava allungando la proboscide proprio per mangiarsele. Di qui, l'effetto 'abbraccio alla Giulia', casuale ma davvero simpatico. A proposito della Giulia: la nave che la trasportava ha avuto un guasto a Malta e tutti i nostri container sono stati trasferiti su un'altra unità diretta in Inghilterra, dove dovrebbe finalmente giungere ai primi di maggio. Poi, camion, deposito di Castellanza e rientro definitivo nei garage della Scuderia del Portello. Pronta - chissà? - a quale altra nuova avventura.

03/03/2013

Un nostro ampio reportage sul Classic India é sul sito di Repubblica, nella sezione Motori, curata da Vincenzo Borgomeo. Cinquemila battute e addirittura 19 bellissimi fotocolor scelti in questi ultimi faticosi giorni del rientro alla normalità. I nostri fedeli lettori saranno orgogliosi di avere avuto le anteprime giorno per giorno, collegandosi a girodelmondo.com che, dal 15 novembre a oggi, ha totalizzato una media di quasi 500 contatti al giorno. Credo che di contatti quotidiani repubblica.it ne abbia un paio di milioni... E’ una grande soddisfazione per noi, rallisti per caso.

08/12/2012

Due belle pagine, tutte su di noi. Quasi una celebrazione, con tanto di mega foto assieme a Marco Cajani, il patron della Scuderia del Portello. Fa un po' effetto vederci al centro della cronaca, dopo una vita passata a raccontare le storie degli altri. E poi, quella confessione finale sul sogno di chiudere la 'carriera' di rallista per caso partecipando - nel 2016 - all'ultima Pechino-Parigi...La vita é un sogno (Calderon de la Barca) e i sogni aiutano a vivere (Gigi Marzullo).

12/07/2011

Che emozione rivederla! La nostra Lancia Flavia coupé “Vagabunda” esposta al museo Bonfanti-Vimar di Bassano del Grappa si presenta come una diva, in prima fila nel salone dedicato alle auto da rally. Ci sono quelle di Munari, di Miki Biasion, ma lei non sfigura per niente. Oltre tutto, le hanno posto accanto un cartellone che ne racconta un po’ la storia e le avventure. E poi due gigantografie (in Cina e dopo il capitombolo canadese) per testimomiare la sua vocazione giramondo. Ci starebbero bene anche i road book originali e al presidente Nino Balestra abbiamo promesso di portarli presto. Perché il museo è ricco e documentatissimo, incentrato sul genio e l’inventiva regionale: la prima catena di montaggio (i veneziani dei bacini di carenaggio mille anni fa), la prima idea di ammortizzatore applicata a un carro nel ‘500, il primo dirigibile, il primo computer, il primo brevetto di moto a tre ruote (in pratica l’MP3 della Piaggio), la prima donna pilota (foto stupende di fine ‘800 fatte da lei stessa). C’è una saletta che da sola merita il viaggio ed è quella dedicata a Giannino Marzotto, al suo doppio-petto indossato in corsa a vent’anni per vincere due volte la Mille Miglia contro gente che si chiamava Fangio, Taruffi o Villoresi. Insomma, siamo molto orgogliosi di aver donato “Vagabunda” al Bonfanti. E proprio sull’ultimo numero di “Ruote Classiche” c’è un articoletto con tanto di fotografia della Flavia, ripresa in uno dei suoi tipici vagabondaggi. Sotto l’Everest!

18/04/2011

Franco Ciriminna ci ha lasciati. Nostro fratello di avventure, compagno di memorabili raid (due Pechino-Parigi. Il Giro del mondo in 80 giorni), confidente, maestro. Amico. Se n’è andato di colpo mentre stava vincendo l’ultima scommessa, restaurare un castello in Francia. La Fiat 1100 del ’48, la falegnameria, l’amore per il suo "dammuso" a Pantelleria dove aveva installato una tenda mongola per ospitare più amici. I ricci che ci portava a mangiare a Sferracavallo...

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