Il rally è praticamente finito stasera, in questo albergo sul lago, campi da golf, prati e parcheggi. Sappiamo tutti che domani ci sarà l’arrivo ufficiale, la premiazione, l’abito di gala. Per questo, la festa tra di noi è stata anticipata. Grazie anche a Moreau che, per il suo compleanno, ha voluto innaffiare tutti con champagne a fiumi. La strada era stata piatta e lunga, con sosta in un piazzale con roulotte dove abbiamo gustato una specialità locale (aglio condito con un po’ di carne). A cinque minuti dalla chiusura del controllo è giunto un terzetto guidato da Picasso. Si erano attardati per aiutare e trainare la Chevrolet di Janet, giunta poco dopo al seguito del fuoristrada dell’organizzazione. Si era rotto il cambio. Si sono dati da fare in cinque, in meno di un’ora tutto a posto. A questo punto, con i meccanici ancora lordi di grasso, abbiamo fatto la festa a loro. Applausi, urrah, discorsetti di prammatica, buste rigonfie dei dollari raccolti, un po’ di commozione. Hanno rappresentato la parte migliore dell’organizzazione. Poi, mentre eravamo tutti nel parcheggio, è arrivato un pullman e ha cominciato a suonare il clacson, fastidioso. C’era spazio per passare, nessuno capiva cosa avesse da protestare tanto. Poi, l’olandese Do Meuus ha svelato il mistero: da bordo volevano che lui si girasse, la sorpresa era tutta sua. Figli, nipoti, amici e parenti avevano anticipato di una giornata l’appuntamento. Altra festa a sorpresa, sicuramente graditissima. Ricco buffet, tutti in vena di prosciugare la scorta di superalcolici del locale. Tante foto di tutti a tutti, successo della tortorella comprata dalla giovane Secrest a Barcellona e che se ne stava tranquilla in mano o sulla testa di chiunque. Insomma, clima festoso da ultimo giorno di scuola. Domani, Ponte della Torre. Per chiudere il giro, per completare questi pazzi, pazzi 80 giorni di corsa.