Ricordate Ugo Nardi "Piede amaro"? Ma sì, era il personaggio interpretato da Nino Manfredi nell'"Audace colpo dei soliti ignoti". É alla guida della Fiat 1.100 truccata ma stenta a tenere gli occhi aperti. "Dateme chiacchiera, sennò m'addormo", dice ai complici. "Parlate, cantate...". E allora Capannelle, il ladruncolo anziano e avvizzito, attacca: "Tua, solamente tua...", il refrain della canzone portata al successo da Jula De Palma. Bene, tutti questi ricordi per dire che oggi, a un certo punto, mi sono sentito anch'io come Piede amaro. Ero rimasto in piedi fino a tarda notte per vedermi la partita, poi i tempi supplementari, infine i rigori. Stamattina sveglia alle 6 per una partenza anticipata e così, con il caldo e la strada di una monotonia spaziale, rischiavo di addormentarmi al volante. Come Piede amaro ho detto a Rita la battuta "Damme chiacchiera, sennò m'addormo. Canta, canta...". E lei, "Femmena, tu si 'na malafemmena...".
Vabbé, parliamo di gara. La prima prova all'Ncircuit, 40 chilometri dall'albergo. Tre giri di pista, ho tirato fino a 5.000 giri, il co-driver ha smadonnato un po'. Non mi superava nessuno fin quando nello specchietto é apparsa la perfida Bristol (miglior tempo assoluto nella prova in pista dell'altroieri, ma solo perché aveva fatto un giro di meno...). Ho urlato "Corvo rosso, non avrai il mio scalpo!" e non mi sono fatto raggiungere. Nel pomeriggio, altri due test: il primo in un percorso di autocross, il secondo in una specie di corsa in salita. Rita ha dato fondo alla riserva di imprecazioni e giaculatorie, ma giuro che non ho mai esagerato...