Undici ore consecutive di guida, 685 chilometri, cento dei quali di sterrato, una prova speciale su fondo sabbioso, molto scorrevole. I migliori pare che abbiano viaggiato a 115 di media. Noi intorno alla metà. Però la Volvo PV 544 che ci ha sorpassato (equipaggio composto da padre e figlio) l'abbiamo ritrovata all'arrivo spiaccicata contro il fuoristrada dei cronometristi. Il guidatore deve aver tenuto il piede a tavoletta, frenando all'ultimo momento sui solchi di sabbia: ha perso il controllo ed é andato a sbattere contro il Suv dell’organizzazione (danni solo alle auto). Sani, salvi e pimpanti invece i Guasti e la loro Giulia, che erano stati costretti a fermarsi a Ulaan Bataar. Ci sono venuti incontro e, col tono e l'atteggiamento del genitore in uscita dalla sala parto, hanno esclamato: "É ripartita, é ripartita!!" Sul fronte delle classifiche, ormai non fa più notizia il lento ma progressivo avvicinamento della nostra Giulia ai piani nobili. Oggi siamo balzati al terzo posto di categoria, mentre Cajani, presidente della Scuderia del portello Alfa Romeo, é sul secondo gradino più alto del podio. Nella generale, siamo rispettivamente diciassettesimi e diciottesimi. Adesso si tratta di mantenere queste posizioni che sono insidiate da una AMX, 5.700 di cilindrata.