Nel confuso parcheggio dell’hotel qualche malaccorto concorrente ha sbattuto contro la nostra Giulietta e le ha rovinato la mascherina. Un’ammaccatura, uno sfregio che le deturpa il sorriso. Rabbia e impotenza, perché l’anonimo cornuto se l’è svignata…all’inglese. Poi, strada come gli altri giorni, piatta a monotona. Distese interminabili, steppa del resto vuol dire pianura. Però attraversiamo qualche cittadina fatta di case di legno, le finestre tutte intarsiate e dipinte di azzurro. L’arrivo è al palazzo dello sport, con gente festosa e appassionati locali che hanno portato le loro vecchie vetture. Sarebbe bello scambiare qualche parola, magari per farci indicare un’officina dove eseguire i lavoretti indispensabili. Ma oggi, oltre tutto, è la festa dell’indipendenza. E poi dobbiamo assolutamente aggiornare il sito e trasmettere testo e foto a Panorama. L’hotel Avenue è bello, moderno, attrezzato (c’è perfino il bidet, il primo trovato in Asia) e Internet funziona! Esauriamo in serata una scheda da 20 megabite, ma ci togliamo il cruccio delle trasmissioni. Ciriminna è ancora al confine. E noi, prima o dopo, dovremo farci spiegare perché ci hanno tolto la gold alla fine di una prova speciale chiusa alla grande. Fossimo andati troppo veloci?