Problemi tanti, medicine e carburanti

Corrientes - Jujuy
12/10/2001

Sveglia alle 5, colazione scarsa, prima pasticca di Diamox per l’altitudine, timbro alle 6,32. Davanti a noi 870 chilometri, dritti come una freccia, tutti attraverso il Gran Chaco, una zona pianeggiante di questo nord dell’Argentina tutto pascoli e grandi spazi. Ma sentiamo subito puzza di benzina, è il decantatore che perde. Qui tutto si allenta, si svita, si smolla. Come i due tiranti che reggono il radiatore, spezzati di netto. Rimediano con fil di ferro e laccetti di plastica. Dopo quasi un’ora passa l’assistenza e ci dà un altro bel laccetto di plastica…Vengo punto alla caviglia da una specie di mosca-formica, dolorosissimo. Pomata di Cortaid. C’è lo svizzero amico nostro fermo. Una pala del ventilatore s’è rotta e gli ha sfondato il radiatore. Rita viene punta da una vespa, è proprio la giornata degli insetti. Grazie al rettilineo più lungo del mondo (500 chilometri) recuperiamo un po’ di ritardo. Torna, dopo un rifornimento, a farsi sentire forte la puzza di benzina. Saltiamo la speciale e ci ritroviamo a pochi chilometri dall’arrivo quasi in anticipo. Mai sperarci! C’è una manifestazione per non so quali elezioni di domenica prossima, una deviazione per una cittadina trafficata, mi si spegne la macchina al semaforo, non riparte, spinta a mano. Sentiamo di colpo tutta la stanchezza, ma siamo arrivati in orario. La puzza? Semplice: ci siamo scordati di rimettere il tappo. Altro? Certo: s’è spezzato il supporto del servofreno. Ricerca di saldatore indigeno, nella cui tana rimaniamo fino alle venti. Parillada. Internet funzionante. Note per gli amici.

LOT OF PROBLEMS, MEDICINES, AND FUELS (IN ITALIAN IS A VERS)

We wake up 5 o’ clock, just a little breakfast and we got firs diamox pill for altitude. We started 6.32 a.m. We had to drive for 870 kilometres, straight like an arrow, through Gran Chaco, a flat part of north Argentina with big pastures. We start to feel smell of petrol, it is the petrol filter. Here everything works loose, like two rubber gasket of radiator. We put some plastic laces and we can restart. While we are working around Vagabunda a little insect punches my foot, very painful. Rita put some Cortaid on it. We notice that also our Switzerland friend stopped but he has a very big problem: the ventilator blade broke and spoiled completely the radiator. While we are talking with him a wasp pinches Rita’s arm. It is the insect day. Thank to the longest rectilinear in the world (500 km) we reduce part of our delay. After we stop for refilling our tank we smell again petrol. We avoid medal section and we are arriving at the end of the day early for the first time but there is an electoral demonstration. A detour brings us in a little city with a terrible traffic, Vagabunda stops at the light and doesn’t want to go any more and we have to push her. We fill very tired but we are in time. The smell? It was simply the tank stopper; we forgot to put it back. Nothing else? Of course there was something else: the power brake support is broken. We found a welder, we stayed there for 2 hours then we had a nice “parillada”, we found an Internet café and wrote diary for our friends.