Da Potsdam a Coblenza, 655 chilometri, tutta la Germania in largo, da est a ovest. Ignorando accuratamente le comode autostrade. E quasi sempre sotto la pioggia. Insomma, una giornata faticosa e noiosa che non poteva che concludersi con l’inconveniente di un albergo diverso da quello dove avevamo parcheggiato e scaricato i bagagli. A quel punto, nervosismi, difficoltà a trovare la strada giusta e malumori. Però c’è Internet - in questo Ibis hotel da 65 euro la doppia - e allora sotto con gli aggiornamenti, la posta e un’occhiata al sito della Repubblica. Sbrigate tutte le incombenze non rimane che andare a cena. concordare una foto da mandare a Silvana e prepararsi per le ultime due tappe. Per l’arrivo a Parigi, la sfilata sarà aperta dalle prime tre auto per ciascuna categoria. Poi, si andrà in ordine di numero. Il che significa che saremo tra gli ultimi, solo una quindicina dopo di noi. Gli amici che verranno a trovarci, di conseguenza, non dovranno continuare a chiedersi che fine abbiamo fatto né ironizzare sulla nostra prestazione. Anzi, abbiamo guadagnato un’altra posizione, ventunesimi. E non è ancora detto che, nella classifica a squadre, si possa addirittura puntare al quinto posto. Ma è già un successo essere in procinto di arrivare. Vivi. soprattutto.