Amabili sponsor

10/06/2016

Dal ventitreesimo piano dello Shangri-La le nostre auto giù nel parcheggio sembrano formichine a colori. Della nostra si vede soltanto il rosone dell'Alfa Romeo al centro del tetto, spazio che pochi altri concorrenti hanno pensato di usare, destinandolo per lo più a una delle due ruote di scorta obbligatorie per regolamento.
L'intera mattinata riservata alle verifiche. Si é subito sparsa la voce che i marshall facevano sul serio, che erano severissimi su tutte le dotazioni di sicurezza, come gli attacchi delle cinture a quattro punti, il doppio triangolo, la scorta dei dieci litri di acqua, i bulbi e le lampadine di scorta. Su quest'ultimo controllo noi italiani delle cinque Giulia non ci siamo smentiti. Il primo a essere controllato é stato il notaio Francesco Guasti che gareggia col figlio Giorgio. Non funzionava la luce posteriore di sinistra, per trovare il ricambio entrambi i Guasti han dovuto rovistare - smobilitandolo dopo una mattinata passata a sistemarlo - in tutto il carico dell'auto. Alla fine, la trousse dei bulbi di ricambio é saltata fuori e, appena i marshall si sono allontanati, c'é stata una imbarazzante e pietosa staffetta tra gli altri quattro controllandi italiani delle Giulia per passarsi la trousse da mostrare ai marshall. Che per evidente  carità di patria hanno preso per buona la nostra risposta ("In Italia vendono solo questa confezione standard") alla loro sacrosanta obiezione ("Però 'ste lampadine ci pare proprio di averle già viste...").
Comunque, il massimo del sostegno patriottico c'é stato quando é toccata e me verificare il funzionamento delle luci e delle frecce. Per quanto smanettassi, non andavano. Gli amici hanno cominciato  ad applaudire ogni tentativo, qualcuno ha dato consigli mafiosi ("Prova a spingere il pedale del freno, così li confondi!"). Alla fine, Alessandro Morteo l'ha capita : "Roberto, l'hai tolto lo staccabatteria?".
Promossi sul campo con ovazione, ci siamo dedicati a riempire le macchine con gli adesivi degli sponsor. E con orgoglio, nell'ultimo spazio rimasto disponibile, una lunga striscia per voi: www.girodelmondo.com