Nessuno di noi due naturalmente ha pensato di resettare il telefonino, che ha fatto senza alcuna pietà il suo dovere: sveglia alle 4 del mattino, ma stavolta ci rimettiamo a dormire. Si va con la guida al Mausoleo di Ho Chi Min, imponente; alle sue residenze nel parco, fasulle; alla curiosa Pagoda su una sola colonna con la statuina di un Budda-femmina; al Tempio della Letteratura, affascinante. Costruito mille anni fa da un imperatore erudito, conta cinque cortili con 82 lapidi dedicate ai “laureati” e sistemate ciascuna sopra una grande tartaruga di pietra. Si torna alla Città Vecchia, alle botteghe, all’assordante confusione che è l’anima nera di Hanoi. C’è da contrattare con l’orologiaio che vende splendidi “Patak Philip”. Io ripiego su un elegantissimo Rolex Cellini (13 dollari). Poi è la volta delle sete, Rita si rifà un po’ il guardaroba. Ci sono i soldi da spendere, mica si può tornare in Italia con qualche dong in tasca…Ultima puntata in libreria per trovare un volume di fotografie dedicato esclusivamente ai motorini e a quello che i vietnamiti riescono a caricarci sopra: specchi giganteschi, una trentina di maialini, immense ghirlande di fiori, interi pollai, un pescecane (!). Ora ci prepariamo per la serata di gala finale di questo Tiger Rally. Ci è piaciuto molto. Evidentemente ha coinvolto anche i visitatori di questo sito che, dal giorno della partenza, ha registrato 12 mila visite. Salutiamo tutti.