Povera Vagabunda, quanto ha sofferto! Oltre 600 chilometri con due rumori di fondo che angosciavano, quasi un lamento, un cupo clangore a ogni curva, soprattutto in salita. E’ successo che alle 6 e mezzo Peter era pronto a rimontarci il radiatore. L’ha fatto con grande perizia, delicatamente. Poi ci ha sistemato pure i segnalatori di benzina e temperatura acqua e ha rimesso, sotto il supporto anteriore del motore, uno spessorino per alzarlo un po’. Ma già alla partenza, sterzando, un rumoraccio. Al punto che ci siamo fermati per vedere di capirne un po’, poi abbiamo deciso che era meglio andare avanti: i 600 chilometri della giornata andavano fatti a 60 all’ora. Su un pezzo di rettilineo nel deserto abbiamo perso il coprimozzo e dieci minuti per andarlo inutilmente a cercare. A questo punto, Rita ha scaraventato fuori dal finestrino “Bundy” (Vaga-Bundy) un orsacchiotto in peluche comprato a Turfan e prematuramente promosso portafortuna. Tutta la tappa l’ho guidata con le orecchie, attento a capire quando la Flavia entrava in sofferenza, quando potevo accelerare, quando era meglio tenere una marcia alta. Insomma, abbiamo sofferto e lottato con lei, spronandola a portarci qui a Lanzhou, nel leggendario Legend hotel. Finalmente una bella doccia, una vera cena. Domani sosta e programmi di riparazioni varie (da saldare un’altra ferita, passaruota posteriore). I quattro minuti di penalità presi ieri non ce li hanno tolti. E così ecco la situazione a tutt’oggi: Hillmann 18 minuti, Porsche 25, Peugeot 36. Poi a 50 ci sono i giapponesi con la Datsun (ma loro si fermano a Pechino). Quindi, sempre quarti assoluti e primi della categoria sport, noi Vagabundi con 51. Un minuto dopo il terribile Broderick sulla Pagoda 250. Che è stato convocato, insieme ad altri cinque concorrenti, per una verifica supplementare domattina. Indispettito, ha preso carta e penna e ha denunciato la presenza di una macchina con ammortizzatori regolabili (vietatissimi). Dal momento che noi non li abbiamo, gli indiziati sono i tre primi in classifica. Bene bene, si scannano tra di loro. Qualcuno che ha fatto il furbo rischia di pagarla cara.
