Fu la prima auto storica ma con noi non scese mai in gara. Rossa e nera in origine; poi, con una livrea corretta, corpo panna e tettuccio blu Lancia. Tempi lunghi, ricerca infinita dei paraurti mancanti, due pezzi rari davvero. Rita riuscì a individuarli in un mercatino a Reggio Emilia, ma uno sventurato carrozziere di Fiumicino continuava a prendersela comoda. Comprese nel prezzo di acquisto c'erano anche due Lancia Appia molto malandate, da cannibalizzare. Quando fu finalmente pronta, rimase al palo perché nel frattempo avevo trovato una Lancia Fulvia HF 1.3. Non l'abbiamo tenuta abbastanza per affibbiarle un nomignolo ma ci è sicuramente rimasta nel cuore.